2012/08/09

Santiago Padròs, Re della Montagna


Guide Alpine
           Scalata ed escursione 
                    sul Monte Bianco

                                                        
                                          di  Gino Carbonaro


Dal 15 al 19 luglio 2012, Lucas Carbonaro 
invita i genitori,  Claire & Gino, ultrasettantenni, 
a realizzare una escursione sul Mont Blanc (Chamonix). 

Lucas avrebbe tentato la scalata della cima più alta d'Europa  (4810 m.) insieme all'amico Evgeny Proskurnya, ai suoi genitori e Mr. Victor Proskurnya (i vecchi) che si sarebbero accontentati di fare una sorta di passeggiata  in salita fra panorami dalla bellezza indicibile, strapiombi mozzafiato, colori incantevoli, ossigeno purissimo. 
Il tutto coperto in una cornice di diamantino silenzio. 

Ed è un tutto, che arriva ai nostri corpi come musica 
che sembra mettere gli umani in contatto 
con Qualcuno che sta molto in alto i noi. Io non ho visitato l'Olimpo, la 
dove per i Greci abitavano gli Dei. 

Ma il Monte Bianco potrebbe essere luogo di vacanza privilegiato di Colui 

che (dicono) vive molto in Alto 

(quello che san Francesco definiva l'Altissimo). 

E le prove ci sono: aquile e corvi imperiali plananti. 

Stambecchi che vengono vicini curiosi e senza paura, 

fiori da incanto, vedute mozzafiato, ossigeno purissimo, colori cristallini, 

montagne che sembrano sfidare l'eternità, coperte di neve che ricordano 

la "blanqura pequena" dei gelsomini, per dirla con il Garçia Lorca del 

"Pianto per la morte di Ignacio Sanchez Mejias.   
L'alta montagna è magica, perché solo qui è possibile 
purificare corpo e spirito.  Solo in montagna è possibile percepire 
immensità, potenza e bellezza del creato, serenità e candore. 

E ancora, quella armonia che trasmette una estatica espressione di appagamento e di eternità. Montagne che parlano il silenzio offrendo 
purezza e quiete. 

Va detto però che questa scalata/escursione è stata possibile 
solo perché erano state contattate delle Guide Alpine. 
Così abbiamo vissuto un'altra esperienza stupenda. La conoscenza di uomini diversi, di quelli che non sembra possibile incontrare per strada.

Uomini eccezionali, così come eccezionale (perché difficile e piena di pericoli) è la risalita di un Monte dove i sentieri sono quelli segnati dalla natura, dove non è possibile muovere una pietra senza rischiare di causare una valanga, dove in caso di bisogno 
sei solo con te stesso e puoi contare solo sulla tua capacità. 

Alla fine della nostra avventura ho scritto una email a Santiago Padròs, Guida Alpina che abita a Fornesighe (Belluno) sulle Dolomiti,
ed è stato guida e coordinatore della nostra escursione. 
Un modo per dire grazie. Un obbligo di riconoscenza.
Ecco la lettera.             

Ciao Santi, 

Qualcuno potrebbe pensare che il tuo lavoro è per te routine, ma non credo. I giapponesi, solitamente molto acuti, scrivono

Ichi go - ichi e  

Volendo significare che 

                           Ogni incontro è unico 
                                  Irripetibile, diverso, mai uguale al precedente   

Questo vale per tutti e anche per te, perché solo su questa ottica, ci si rinnova, ci si alimenta/ si vive.

Aver conosciuto te, mio caro Santi, alla mia età, con la esperienza che ho di uomini e cose è stato come aver conosciuto una persona unica. Una specie di Monte Bianco o Everest degli esseri umani.

Tu professionalmente hai tutto. Salute, intelligenza, intuizione, prestanza fisica, equilibrio, preparazione atletica, sicurezza, conoscenza delle lingue veicolari, giovinezza, passione senza limiti per la vita, per montagna, per il tuo lavoro di Guida Alpina.

Mi sei sembrato un Samurai delle Montagne. Uno che sa che il pericolo può  essere ovunque, in una pietra mal poggiata, in un'altra baciata dalla rugiada o da un viscido  muschio invisibile, in una piccola insicurezza, distrazione, in qualcuno che sbaglia e ti può travolgere.

Queste tue qualità, che tu hai messe a punto negli anni, io le ho letto nel tuo sguardo, nel tuo modo di comunicare semplice, pulito, essenziale, ma anche nelle tue decisioni.Tutte.

Per questo Claire ed io ti diciamo grazie per iscritto. Per averci fatto vivere questa indicibile esperienza sul Monte Bianco. Su questa meravigliosa creatura di questo mondo.  Volendo con decisione fissare sulla pietra del ricordo questi momenti di vita con te e con i tuoi collaboratori. Tutti uomini esperti della Montagna che comunicavate fra di voi con lo sguardo,  capaci di essere sempre "tutti per uno e uno per tutti", di risolvere nella unità di tempo ogni possibile problema, magari arrampicandovi su pareti a strapiombo col solo aiuto di dita, mani, braccia e  gambe, ginocchia e piedi gestiti con naturalezza incredibile, oltre che da una grande capacità di equilibrio. Conoscenza della roccia. Conoscenza del proprio corpo. Professionalità.



 Santiago Padròs


Bravo Santiago! E bravo lo staff spagnolo che va ricordato.

Sergio Garçia Gomez, di Medellin Colombia, che lavorava portando nel cuore il ricordo della moglie e dei due figli lasciati a Barcellona.

Manuel Alonso immerso nel suo lavoro, sempre attento a come ci muovevamo, ma pure felice di parlare alla "morosa" che non voleva perdere il contatto con lui.

E Ivan Silvar, Euskera (Guasco) di San Sebastian Bilbao, Pamplona, dal sorriso dolce che sempre impreziosiva il suo viso.

Brava questa squadra alpina di Spagnoli!
Ora capisco perché in epoche passate siete stati dominatori del mondo.
Ma, bravi soprattutto voi.
Guide alpine, leader massimi, uomini speciali che pochi conoscono, perché pochi vi possono incontrare, valutare, apprezzare nella vostra intelligenza, prestanza,  bellezza fisica.

Per questo mi è piaciuto darti un altro nome  
(nick-name) direbbe Claire.

Tu per me sei stato e rimarrai
                                   
                                                    Santiago
                                   Re della Montagna

   
Dinastia (quella dei Re della Montagna) che ha una storia antica di esemplari umani diversi e unici, messi a punto dalla Montagna. Perché, è lei la Madre che vi ha educato. Madre che a volte è dolce, mentre altre volte non lo è.

Per finire. Ti ho invitato a fare un salto da noi, qui a Ragusa, con la tua "Morosa". Ritàgliati uno spazio diverso. Concordiamo il periodo. Restiamo in attesa di una tua risposta.

Se incontri Ivan, Sergio, Manuel... un abbraccio tenace da parte nostra. Semplice e sincero. Come uomini della Montagna.

Con stima,

Claire da Aberdeen Scozia
&
Gino da Ragusa Sicilia
                   

    
           Gino Carbonaro 9 agosto 2012

               gino.carbonaro.italy@gmail.com